MetLife nella storia
Da oltre 150 anni il nostro impegno è quello di garantire a te e alla tua famiglia sicurezza, serenità e speranza nel futuro.
Presente in Italia dal 1994, oltre 2 milioni di italiani hanno già scelto MetLife per assicurare serenità e benessere a loro stessi e alle loro famiglie. La nostra è una storia che parla di scelte oculate e ambiziose. Una storia che vogliamo raccontare con la voce dell’azienda e delle persone, perché quello che siamo stati ieri definisce ciò che siamo oggi: esperienza, solidità, costanza, integrità, prevenzione, responsabilità, valori che differenziano MetLife nel vasto panorama di servizi assicurativi mondiali e che milioni di clienti ci riconoscono ogni giorno. rinnovando la loro fiducia da più di cent’anni.
La prima assicurazione sulla vita
In un’America scossa dalla Guerra Civile, tre uomini d’affari di New York compiono un atto di coraggio: fondare una compagnia assicurativa col nome National Union Life e Limb Insurance Company. L’obiettivo è quello di proteggere il marinaio Harry, il soldato Bill e le loro famiglie in un momento difficile e assicurare le famiglie nel caso sventurato di una perdita o dal rischio di un’invalidità. Come Harry e Bill, tanti in quegli anni sentirono la necessità di tutelare le proprie famiglie: alla fine del 1864 la National Union Life ha sottoscritto 17 assicurazioni sulla vita e 56 contro gli infortuni. Era ancora presto per raggiungere la fama tra le compagnie dello stato di New York.
La nascita di MetLife: 6 dipendenti e 2 stanze. È il 1868
Dopo 5 anni e una serie di riorganizzazioni, il Presidente della National Union Life e Limb Insurance Company, James R. Dow, medico, decide di concentrare l’attività della compagnia solo sulle assicurazioni vita.
Nel marzo del 1868 nasce così Metropolitan Life Insurance Company.
È un mondo diverso da quello di oggi, la popolazione degli Stati Uniti è di 37 milioni di persone in 37 paesi, il telefono non è ancora stato inventato e la luce non è poi così diffusa. Lo sa bene James che si trova a organizzare il lavoro con pochi mezzi in un modesto ufficio di due stanze e con soli 6 dipendenti.
MetLife cresce in Europa
Intorno al 1870 la depressione economica che investe gli Stati Uniti mette al tappeto metà delle compagnie assicurative dello stato di New York.
Solo quelle più grandi e stabili si salvano dal tracollo finanziario. Tra loro MetLife sopravvive grazie una serie di scelte oculate.
Due sono le chiavi di svolta: l’apertura verso i mercati esteri e il nuovo modo di vedere i clienti.
È un solo uomo, il Presidente Joseph F. Knapp, a decidere di spostare l’attenzione oltreoceano, nel Regno Unito, dove le assicurazioni sul lavoro hanno un ampio riscontro e dove la vendita “porta a porta” dà ottimi risultati. Una scelta coraggiosa su cui nessun concorrente di allora era ancora disposto a scommettere.
Centinaia di nuovi agenti MetLife lavorano ogni giorno per ascoltare le persone, capire le loro esigenze, offrire un aiuto concreto, consigliare le soluzioni più adatte alle diverse problematiche. Un rapporto di fiducia e rispetto verso il cliente che è tuttora un valore fondamentale nell’attività di MetLife. Nel 1880 la compagnia raccoglie adesioni per 700 polizze sulla vita al giorno, fino a diventare nei primi anni del ‘900 la più grande del Nord America.
Responsabilità sociale e sfide umanitarie: in prima linea già nel 1909
“L’assicurazione è un mezzo potente per migliorare la sorte degli ultimi”.
A pronunciare la frase è il pioneristico assistente socio-industriale di MetLife che il Presidente Knapp assume agli inizi del '900, Lee Frankel.
La loro visione è alla base della creazione della “Divisione Welfare MetLife”, che vede la luce nel 1909. La prima sfida umanitaria che il nuovo team sceglie di affrontare è: sconfiggere la tubercolosi, anche detta “peste bianca”, che colpisce un numero sempre crescente di persone ed è diventata un vero problema sociale a Manhattan.
MetLife risponde con aiuti su più piani: un aiuto reale sul territorio, con un programma per fornire assistenza infermieristica gratuita ai titolari di polizze in fase di malattia acuta e un approccio educativo con la distribuzione di opuscoli informativi per cercare di prevenire il contagio.
Diecimila agenti MetLife distribuiscono ai cittadini milioni di dépliant per contattare il servizio di assistenza più vicino ed esortarli a segnalare tempestivamente l’insorgere della malattia. Durante la Prima guerra mondiale, nel 1916, MetLife dona 200 mila dollari alla National Tubercolosis Association per sostenere una campagna di ricerca e prevenzione sul territorio di Framingham. Si tratta della più grande iniziativa per la salvaguardia della salute mai promossa da un ente privato, che riduce l’incidenza di mortalità del 68% fra gli adulti e del 40% fra i bambini e che diventa ben presto un modello di riforma sanitaria da estendere ad altre città.
Per mezzo secolo, 20 milioni di persone in 7.000 centri di Canada e Stati Uniti ricevono assistenza infermieristica gratuita per sconfiggere, oltre alla tubercolosi, malattie mortali come la difterite e il vaiolo. Una responsabilità sociale e un impegno ancora oggi alla base della filosofia MetLife.
Concretezza senza speculazioni: MetLife supera la crisi del '29
Garantire la sicurezza finanziaria dei propri clienti è da sempre il primo interesse di MetLife che, proprio per questo motivo, all’inizio sceglie di non investire nel mercato azionario. Scelta che si rivela oculata quando, nel 1929, un’altra crisi finanziaria fa crollare quel mercato con effetti devastanti sul popolo americano. Grazie ai suoi valori di lungimiranza e solidità, la compagnia non viene impattata dalla crisi e può dare gli indennizzi dovuti ai propri clienti e onorare le richieste su polizze i cui premi sono decaduti. Per milioni di persone, questo supporto economico nel momento del bisogno fa la differenza tra il fallimento e la sopravvivenza.
Sempre più in alto: il MetLife Buildings
Il crollo dei valori immobiliari durante la Grande Depressione del 1929 e il conseguente declino dei tassi di interesse, inducono MetLife a investire una percentuale maggiore del suo portafoglio in titoli di Stato, prestiti su immobili commerciali e obbligazioni di pubblica utilità. Allargare la sfera di attività, fino a quel momento focalizzata sui mutui o i prestiti a privati, significa dare stabilità ai ricavi e diversificare i rischi. Sono anni cruciali, che inducono 2 persone su 5 in Canada e negli Stati Uniti a sottoscrivere polizze vita con la compagnia.
Nel 1930 MetLife finanzia il progetto di costruzione dell’Empire State Building, salvandolo da sicuro fallimento, e nel 1931 è la volta del Rockfeller Center. Durante la Seconda guerra mondiale, poi, MetLife diventa la più grande sostenitrice della causa alleata, investendo il 51% del suo capitale in obbligazioni di guerra.
La storia dà ragione alle intuizioni del dottor James R. Dow e dopo quasi un secolo dalla nascita della prima attività il suo desiderio, insieme a quello di tanti clienti, si avvera. Viene inaugurata una nuova sede in Park Avenue, nel grattacielo acquistato per 400 milioni di dollari dalla Pan American Airways che partire dal 1981 si chiamerà MetLife Building.
MetLife anche in italia: continuiamo a credere in quello che offriamo
Nel nostro Paese la compagnia che opera già dal 1994, assume il nome MetLife nel 2010. Oggi protegge, con le sue coperture vita, infortuni e malattia, oltre 2 milioni di clienti.
In Italia, come negli altri Paesi, per MetLife è importante garantire il tuo diritto alla sicurezza, la stabilità del tuo tenore di vita, la serenità nel crescere i tuoi figli, la continuità della tua impresa.
Grazie alla nostra storia esperienza, alla nostra solidità ed al nostro approccio prudente e responsabile, sappiamo consigliarti ed essere al tuo fianco per aiutarti a compiere le scelte più giuste per tutelare i tuoi progetti di vita. Lo facciamo fornendoti strumenti concreti per far sì che nulla possa impedire che i progetti che hai sognato si realizzino.