Storia di Carla e del suo incidente in motorino
Carla si sposta in motorino per andare al lavoro. A causa di un incidente è costretta a letto per trenta giorni. Nel pieno dell'emerganza Covid-19, l'esperto sinistri di MetLife, Fabio, la aiuta in tempi brevi ad ottenere un prezioso indennizzo.
Come migliaia di donne in tutta Italia, Carla è una signora che ogni giorno va al lavoro con lo scooter. Specie nelle metropoli ingolfate dal traffico, le due ruote sono una soluzione prediletta da molti. Capita che a fine gennaio del 2020 Carla subisca un incidente con il suo scooter: le conseguenze rischiano di gravare sul bilancio familiare, visto che è costretta a restare a casa dal lavoro, immobilizzata, per circa trenta giorni.
Nel frattempo, tra fine febbraio e inizio marzo, l'Italia entra in emergenza Covid-19 e la quotidianità di ognuno di noi cambia da un giorno all'altro. La mobilità e gli spostamenti diventano difficili, i contatti si dilatano, l’intera Penisola si ritrova a lavorare in smart working. In famiglia le situazioni e i problemi sembrano ingigantirsi, mentre l'ansia e l'insicurezza aumentano a cause di misure sempre più restrittive.Pensando ai suoi spostamenti quotidiani, mesi prima Carla aveva agito in consapevolezza attivando la polizza infortuni "Pronto Protetto Via Special". Soluzione ideale per chi si sposta molto in città, la polizza copre le conseguenze degli infortuni, sia a lavoro che nel tempo libero, reintegrando le spese impreviste per le cure, per la gestione delle pratiche quotidiane e per eventuali mancati guadagni.
Una soluzione rapida in piena emergenza Covid-19
Non appena ripresa dall’incidente, la signora ci scrive per richiedere il suo indennizzo. Quando Carla invia l’email a MetLife – siamo al 4 marzo – le misure di limitazione della mobilità sono già iniziate e si fanno via via più restrittive. Fabio, il nostro collega dell’ufficio sinistri che ha preso in carico il caso, si sta organizzando per svolgere il suo lavoro da casa. Questa richiesta di indennizzo capita proprio a cavallo del passaggio in modalità smart working.
La situazione si trasforma in un test per lui, come per tutti noi. Di fatto però la quarantena non gli impedisce di far funzionare tutto alla perfezione. Il 10 marzo infatti la richiesta di pagamento in favore di Carla è già inserita nel sistema contabile. Nelle stesse ore la signora per sicurezza decide di contattarci. Forse ha qualche dubbio sulla compagnia, ma soprattutto teme che, alla luce di tutto quello che sta succedendo, l'indennizzo potrebbe non arrivare in tempi brevi.
Vi ringrazio, non solo per la celerità, ma anche perché state continuando a lavorare per noi in questo momento così complicato.Quando lei entra in contatto con Fabio per sollecitare il pagamento, lui stesso risponde che il bonifico è già partito: dal momento della richiesta, Carla riceve l'accredito sul conto corrente dopo poco più di una settimana. A quel punto, parte un ultimo messaggio che riassume le emozioni dell'intera storia. «Vi ringrazio, non solo per la celerità, ma anche perché state continuando a lavorare per noi in questo momento così complicato».