Come educare i bambini a mangiar sano
Siamo ciò che mangiamo. Sin da piccoli! Anche per questo è importante avere una radicata cultura del mangiar sano. Maturare questa consapevolezza da quando si è bambini è fondamentale per avere un approccio diverso al cibo, quando si è adulti.
Spieghiamo come fare per educare i propri figli (sin da piccoli) ad una alimentazione sana.
Curare l’alimentazione fin da piccoli è necessario per evitare condizioni di sovrappeso (o sottopeso) che comportino futuri problemi di salute (sia fisica che psicologica) dei nostri bambini.
E dare il buon esempio è l’approccio più efficace ma più complicato da realizzare: con la vita frenetica che siamo chiamati a vivere ogni giorno, sempre più spesso risulta infatti più semplice ricorrere a cibi già pronti e confezionati, che abbondano di calorie e alimenti scadenti (junk-food).
Mangiar sano: educare in famiglia
Ma come limitare i consumi di caramelle, patatine, cioccolata, wurstel & co. e aumentare invece quello di frutta, verdura e real-food?
Il primo passo verso l’obiettivo è dato - come dicevamo - dal modello: se tutta la famiglia assume abitudini alimentari corrette, anche il bambino si adeguerà di conseguenza, senza bisogno di imposizioni e obblighi che tendono invece ad allontanare dalla retta via.
Ad esempio, se il tuo bambino non vuole mangiare la frutta, puoi provare a proporgli dei gustosissimi frullati o centrifugati, preparati in casa, magari insieme, giocando. Avendo tempo, questa soluzione è preferibile ai succhi di frutta di produzione industriale, che spesso contengono elevate quantità di zuccheri e risultano invece poveri di fibre, vitamine e sali minerali.
In generale, ridurre il consumo di zucchero raffinato è tra le direttive dell’OMS: si è infatti scoperto che è un ingrediente insidioso, da ridurre tempestivamente nella nostra alimentazione per migliorare da subito la nostra salute. In alternativa allo zucchero bianco, si può optare per quello di canna o per il miele.
Il secondo passo è dato da un’alimentazione corretta ed equilibrata, in base all’età, alla condizione e alle abitudini del bambino. La dietologia Monica Balducci ci suggerisce un tipico menù settimanale che prevede il consumo di frutta, verdura, yogurt, ma anche carni bianche, pesce e legumi, “evitando al massimo fritti, soffritti e cotture in padella con olio e di aggiungere zucchero e sale, ma prediligendo condimenti come l’aceto, il limone e le erbe aromatiche.”
Il terzo passo è la distribuzione del cibo nella giornata tipo, nei quattro pasti principali: colazione, pranzo, merenda e cena. Al mattino serve una buona dose di energia, a pranzo meglio consumare carboidrati e proteine, la merenda ideale va fatta a base di frutta e verdura e per la cena qualcosa di facilmente digeribile: sempre puntando sulla stagionalità dei prodotti.
La dott.ssa Francesca Evangelisti, biologa e nutrizionista, suggerisce che "Dal punto di vista nutrizionale è assolutamente necessario che la colazione dei bambini comprenda grassi e proteine, presenti per esempio nel latte o nello yogurt, carboidrati complessi quali pane, biscotti, fette biscottate, cereali integrali, meglio se in chicchi soffiati o in fiocchi e, naturalmente vitamine, minerali e fibre, contenuti nella frutta che, oltre a colazione, può essere consumata anche durante la giornata come merenda, al posto delle merendine”, mentre per la cena meglio optare per zucchine, carote, spinaci, pollo, patate, prugne e banane ed evitare csrni rosse e cioccolato.
Educazione alimentare: consigli e suggerimenti
Per rendere tutto più semplice, dopo aver individuato le linee guida da seguire, ti consigliamo di seguire i suggerimenti che ti permetteranno di non cadere in tentazione e rendere più semplice il cammino verso le nuove salutari abitudini!
- Merendine, bibite zuccherate, dolci, dolcetti e dolciumi devono scomparire dalla dispensa
- Evita di utilizzare il cibo come strumento di pressione psicologica (“devi mangiare tutto quello che hai nel piatto”), di ricompensa (“se mangi tutto, ti compro...”) o di castigo (“stasera a letto senza cena!”)
- Definisci orari e luoghi per consumare i pasti e tieni spenta la tv, dedicandoti alla conversazione con tuo figlio ed educando a mangiare lentamente (perché la prima digestione avviene in bocca!)
- Prepara pranzi, cene e spuntini insieme a tuo figlio, usando prodotti naturali e stuzzicando la sua fantasia e i suoi sensi.
E se vuoi una guida semplice e scientifica per l’alimentazione di tuo figlio, dai un’occhiata al libro “Bambini a tavola. Quasi un gioco!” della dott.ssa Alessandra Acquaviva in cui troverai, oltre ad alcune ricette realizzabili insieme, consigli pasti sani e strategie per far mangiare i bambini in armonia e serenità.
L’importanza di un’alimentazione corretta
Dagli ultimi dati dell’OMS, presentati nel rapporto “Ending Childhood Obesity”, l’obesità è considerata equivalente ad un’epidemia.
Per questo motivo, il Ministero della Salute ha promosso il progetto “Okkio alla salute” che monitora sovrappeso e obesità nei bambini di terza nella scuola primaria. Secondo i dati più recenti (del 2014) i bambini in sovrappeso in Italia sono quasi il 21%, mentre gli obesi hanno raggiunto quota 10%, percentuali in calo rispetto al 2012, ma dati ancora preoccupanti.
PRESENTAZIONE PROGETTO >> https://youtu.be/n6HNd5FTH7g
Durante il monitoraggio, è stata riscontrata la presenza di abitudini alimentari non corrette: l’8% dei bambini non fa colazione, il 50% consuma uno spuntino troppo calorico, il 25% non consuma frutta e verdura e il 40% consuma bevande zuccherate o gassate.
Per educare i più piccoli all’importanza e al corretto consumo di real-food, in particolare frutta e verdura, è stato dato il via alla campagna “Dammi il cinque!” in 500 scuole italiane, per insegnare ai bambini a mangiar bene, usando le avventure di cinque supereroi.
PRIMA PUNTATA >> https://youtu.be/IDT8ooh3fxQ